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Oggi l’evento dei penalisti con il meglio dell’accademia

E. N.

LA MANIFESTAZIONE AL TEATRO “MANZONI” DI ROMA

a considerare quelli che saranno fisicamente presenti, si arriva a qualcosa come venti accademici del Diritto penale. È attorno a loro che l'Ucpi costruisce la propria manifestazione di oggi a Roma, a suggello dei quattro giorni di astensione dalle udienze che hanno fatto registrare «una adesione pressoché totale», come spiegano i vertici dell’Unione. Nel presentare la sua candidatura al congresso, esattamente un mese fa, il presidente Gian Domenico Caiazza aveva assicurato che il primo atto del suo mandato sarebbe consistito nel promuovere una mobilitazione trasversale a partire dai giuristi, dagli studiosi. Non ha cambiato idea al momento di scegliere la cifra del primo grande evento, convocato per rispondere al «populismo giustizialista». Non si tratta di denunciare solo lo stop alla prescrizione in primo grado, approvato ieri in prima lettura, ma tutte le disinvolte minacce allo stato di diritto avanzate sia dalla politica che da settori della magistratura e dei media. Se ne parlerà dalle 10 di stamattina al Teatro Manzoni di Roma con i leader dell'Ucpi, a partire dal predecessore di Caiazza, Beniamino Migliucci.

Interverrano il presidente del Cnf Andrea Mascherin, parlamentari di Forza Italia e del Pd, la dirigente radicale Rita Bernardini e, appunto, il meglio dell'accademia penalistica italiana. Da Tullio Padovani a Nicola Mazzacuva, da Gaetano Insolera a Vittorio Manes.

Sarà lo stesso Caiazza a concludere la giornata con cui parte la sfida dei penalisti «in difesa della Costituzione e dei diritti della persona».

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